Dove
e come dormire (Luciano Callegari)
http://compostela.pellegrinando.it/sezioni.php?seid=1733
Lungo
il cammino sono distribuiti numerosissimi luoghi
nei quali poter dormire. Normalmente si utilizzano
gli albergue, da non tradurre in italiano con il
termine “albergo” ma piuttosto con “ostello” o “rifugio”.
Sono anche chiamati refugios, hospitales. Al centro
di accoglienza di St.Jean Pied de Port ne viene
fornito un elenco abbastanza aggiornato.
L’albergue
è di dimensioni variabili, da dieci a un centinaio
di posti, generalmente in letti a castello. Il letto
è fornito di materasso, spesso ma non sempre di
cuscino, quasi mai di lenzuola (quindi obbligatorio
sacco a pelo o sacco/lenzuolo). Si trovano i servizi
igienici e le docce: l’acqua dovrebbe essere calda,
ma a volte dipende da quanti pellegrini hanno fatto
la doccia prima di noi e da quanta acqua hanno utilizzato.
Si trova un posto per lavare ed asciugare la biancheria,
un locale ad uso cucina ed una stanza refettorio.
Alcuni
sono sempre aperti, ma spesso l’apertura avviene
nel pomeriggio. Si è accolti da un hospitalero che
appone il sello (timbro) sulla credencial (vedi
sotto), trascrive le generalità del pellegrino sui
registri dell’albergue e assegna il posto letto
o comunque indica le regole per l ’utilizzo dell
’albergue. Generalmente le procedure di accoglienza
sono rapide: in alcuni casi l’accoglienza è più
curata: mi è capitato di fare oltre un’ora di fila
prima di entrare. In alcuni albergue il pellegrino
diventa membro di una comunità e viene coinvolto
nelle attività e nei suoi riti: per chi apprezza
sono le esperienze più intense del cammino.
La
gestione degli albergue è di solito a carico di
volontari: può essere il parroco, frati o suore
di conventi, volontari appartenenti a confraternite
o associazioni spagnole di sostegno al cammino;
in alcuni casi sono stranieri (inglesi a Ponferrada
e Rabanal, olandesi ad Hospital de Orbigo, italiani
della Confraternita Jacobea di Perugia a Puente
Fitero).
Salvo
casi eccezionali l’alloggio è consentito per una
sola notte.
Negli
albergue gestiti dalle Associazioni e in quelli
comunali viene di solito data la precedenza di ospitalità
ai pellegrini che marciano a piedi rispetto a quelli
in bicicletta
Gli
albergues possono essere classificati in due fondamentali
categorie:
a)
strutture "pubbliche"
E
’ improprio chiamarle "pubbliche" ma intendo
riferirmi a strutture gestite per dare accoglienza,
non per crfeare reddito.
Appartengono
a questa categoria gli albergues:
-
comunali
-
facenti capo a strutture religiose (conventi, parrocchie)
-
di proprietà o comunque gestiti da Associazioni
di amici del cammino, spagnole o straniere
Negli
ultimi anni si sono notevolmente ridotte le strutture
del tutto gratuite o per le quali viene richiesta
una semplice libera offerta.
Le
pochi sono rimasti quelli a libera offerta.
Le
tariffe oscillano generalmente fra i 4 e i 10 €
b)
strutture private
Quest
’ultima categoria è in netta espansone negli ultimi
anni e segue costantemente la crescente rapida richiesta
di posti letto da parte dei pellegrini.
Sono
strutture spesso a conduzione familiare, gestite
per fornire un secondo reddito rispetto alla princoipale
attività.
Le
tariffe scillano fra i 7 e i 12 €. Spesso
sono disponibili, dietro corresponsione di un supplemento
tariffario, servizi di livello superiore: camere
singole o doppie, lenzuola, ecc.
Spesso
si può cenare e fare solazione, a prezzi di solito
modici.
Il
livello di servizio è talvolta, ma non sempre, migliore
rispetto alle strutture "pubbliche".
In
questo tipo di strutture si riceve di solito una
accoglienza corretta e sollecita: non ci si deve
attendere però il calore e la cura riscontrabile
in molte strtture "pubbliche", nelll quali
operano volontari appassionati del cammino.
Si
può trovare alloggio, chiedendo nei paesi, anche
presso:
-
case private – alcune famiglie ospitano in casa
loro pellegrini a titolo privato: le tariffe sono
ancora più elevate
-
hostal – sono alberghi veri e propri, ma a
prezzo modico
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Offerta
libera (donativo)
http://www.camminoaquileiese.it/
(Camino Celeste Aquileia - Monte Lussari)
OFFERTA
LIBERA (DONATIVO) NON SIGNIFICA GRATIS O QUASI
Pellegrino,
ricordati che le strutture dove alloggerai (e forse
mangerai) non ricevono alcun contributo per fare
ciò, e per continuare la loro opera hanno bisogno
del tuo sostegno.
Ci
sono stati gruppi che hanno lasciato offerte ridicole
(anche meno di 1 euro a persona!). Ridicole anche
per il cammino di Santiago, dove comunque il numero
di pellegrini aiuta a tenere le tariffe più basse
di qua.
Pertanto
rispetta quanto ti viene offerto lasciando sempre
un’offerta adeguata, anche in mancanza di accordo.
Un comportamento diverso mette a rischio questa
ospitalità povera, che consente ai pellegrini di
percorrere i loro lunghi cammini.
Tutto
questo fa parte dello “spirito del pellegrino”,
di quello stile di comportamento che contraddistingue
chi ha davvero coscienza di quello che sta facendo.
Lungo
il Cammino Celeste troverai situazioni diverse,
gestite in modo diverso. Pertanto non è qui possibile
dare un consiglio sugli importi. Tutto, però, può
essere risolto in modo semplice quando pianifichi
il tuo cammino, avvisando i punti di accoglienza
del tuo arrivo:
CONCORDA
SEMPRE IN MODO CHIARO, FIN DALL’INIZIO,
CON
IL REFERENTE DEL PUNTO DI ACCOGLIENZA
L’ENTITA’
DELL’OFFERTA
PER
I GRUPPI,
E’
APPENA IL CASO DI DIRE CHE SI TRATTA
DI
QUOTE PRO CAPITE,
NON
DI IMPORTI CUMULATIVI.
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