In
cammino con il proprio cane
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Con il cane
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Questa
pagina è stata realizzata grazie al contributo che
mi ha inviato Francesco Catalano che ha percorso
il Cammino di Santiago in compagnia del proprio
cane.
Per
eventuali altre informazioni Francesco mette a disposizione
la sua mail: francesco.cata@gmail.com
Lucio
segnala che nei treni spagnoli non vengono accettati
i cani di grossa taglia. Tenere conto ....
Il
contributo di Francesco :
Ho
fatto il Cammino Francès nell’agosto del 2005, partendo
da Saint Jean il 7 agosto ed arrivando a Santiago
il 2 settembre con la mia cagna di 10 anni. Questi
sono i consigli che, in base alla mia esperienza,
sono importanti per chiunque abbia intenzione di
percorrere il cammino di Santiago in compagnia del
proprio cane. Grazie a questi accorgimenti, abbiamo
tutti percorso un cammino impegnativo ma splendido.
Il
più importante: i cani non sono ammessi negli albergue
per pellegrini. Le eccezioni riguardano gli albergue
che hanno un cortile od un patio, e rarissimi albergue
privati. Comunque, tranne casi eccezionali (es.
a Tosantos il cane stava male e l ’hospitalero ha
liberato uno spazio per farci dormire insieme),
non possono entrare mai nelle camerate.
Quindi
è importantissimo che il cane sia abituato a dormire
fuori, legato, possibilmente abbaiando poco o nulla.
Altrimenti, meglio rinunciare.
Alcuni
albergue hanno l’ingresso sulla strada, per cui
saranno da scartare comunque.
Per
arrivare a Saint Jean, e per tornare, noi abbiamo
utilizzato l’auto. Per tornare lì una volta raggiunta
Santiago, invece, è necessario utilizzare l’autobus
(ALSA), nel quale è ammesso un solo cane per corsa,
che viaggia in una gabbia nel bagagliaio e paga
un biglietto ridotto.
Nel
bagagliaio c’è comunque aria abbastanza, ed il cane
non corre rischi di salute.
Sui
treni, in Spagna, sono ammessi solo cani fino a
6 Kg., anche loro in gabbia e pagando un biglietto
ridotto. Naturalmente è possibile salire comunque
(io l’ho fatto, senza gabbia, ed il mio cane pesa
26 kg.) ed affidarsi al buon cuore dei controllori,
che potranno ignorare la cosa (come è successo a
me) o comminare una multa, ma mai comunque far scendere
dal treno (visto che il biglietto è già stato emesso).
Naturalmente,
portare con sé il cane significa munirsi di acqua,
un piccolo quantitativo di cibo e medicinali aggiuntivi.
Durante il cammino i veterinari, come i negozi specializzati
in articoli per animali, sono presenti solo nelle
città più grandi, per cui bisognerà comprare di
volta in volta nei supermercati il cibo per il cane,
o anche mettere da parte qualche avanzo della cena.
Per
la salute del cane bisogna seguire invece alcune
norme fondamentali, che ci sono state spiegate da
vari veterinari spagnoli dai quali abbiamo fatto
controllare il cane prima e durante il cammino.
Soprattutto
d’estate il cane deve avere sempre a disposizione
acqua a sufficienza (io portavo 1 litro solo per
il cane), e dovrebbe evitare di camminare nelle
ore più calde della giornata. Noi abbiamo camminato
a volte dalle due in poi, ma bisogna aver cura di
tenere sempre fresco il cane per evitargli colpi
di calore, magari approfittando anche di corsi d’acqua,
canali e ruscelli.
Camminare
molto, specie sul manto stradale, può causare a
lungo andare molti problemi alle zampe del cane.
Senza adeguate misure si può notare la perdita della
parte scura che protegge le dita del cane (un problema
che a lungo andare può provocare danni permanenti)
e l’insorgere di calli.
La
cosa migliore per prevenire il problema è utilizzare
dei prodotti per indurire le ‘palme’ delle dita
del cane, prodotti in genere sono destinati ai cani
da caccia. Io ho usato crema e spray, spagnoli,
ma si trovano sicuramente prodotti omologhi in Italia.
In
caso di crema, soluzione più leggera, questa va
applicata sulle parti molli delle zampe cominciando
un paio di settimane prima della partenza e proseguendo
durante il cammino. Esistono anche degli spray,
da applicare anch’essi ogni giorno, che offrono
una soluzione più rapida nel caso di problemi che
dovessero insorgere durante il viaggio.
Personalmente
sono partito senza usare nulla, poi dopo 10 giorni
ho notato il deteriorarsi della ‘suola’ delle zampe
ed ho iniziato ad usare una crema spagnola, poi
sono passato allo spray ed alle bende, che ho abbandonato
in Galizia dove il cane stava benissimo.
Quest’ultima
soluzione (spray+bende) funziona soprattutto se
si ha in programma una tappa prevalentemente sull’asfalto
o sui ciottoli, che sono le superfici più pericolose
per le zampe.
Le
bende, come anche i ‘calzini’ che si vedono a volte,
sono utili ma cedono non appena il cane entra in
un ruscello o nel fango, per cui a volte la loro
efficacia è limitata.
Comunque,
nessun cane ‘di città’ è abituato a camminare tanto
a lungo, di continuo ed in condizioni variabili.
La nostra cagna ha anche sofferto di tendinite,
disturbo pesante ma che non impedisce al cane di
camminare, e che si risolve farmacologicamente con
apposite iniezioni (ne basta una, spesso), ed ha
contratto un’infezione alle vie nasali che si è
risolta con antibiotici e l’Aulin.
Quindi
il consiglio è di approfittare delle città principali
(Logrono, Burgos, ecc..) per far controllare periodicamente
il cane.
Detto
questo, godetevelo. Alcuni tratti del Cammino sono
splendidi per far scorazzare liberamente i cani,
per i quali questa può essere l’occasione di trascorrere
un mese unico.
Per
me, è stata un’esperienza meravigliosa.
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