Cammino
di San Benedetto
310
km a piedi
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01. Norcia - Cascia (17,7 km)
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02. Cascia - Monteleone di Spoleto (17,9 km)
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03. Monteleone di Spoleto - Leonessa (13,1 km)
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04. Leonessa - Poggio Bustone (15,2 km)
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05. Poggio Bustone - Rieti (19,1 km)
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06. Rieti - Rocca Sinibalda (18,6 km)
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07. Rocca Sinibalda - Castel di Tora (14,0 km)
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08. Castel di Tora - Orvinio (16,6 km)
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09. Orvinio - Mandela (19,9 km)
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10. Mandela - Subiaco (29,8 km)
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11. Subiaco - Trevi nel Lazio (17,4 km)
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12. Trevi nel Lazio - Collepardo (23,3 km)
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13. Collepardo - Casamari (24,6 km)
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14. Casamari - Arpino (19,4 km)
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15. Arpino - Roccasecca (22,5 km)
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16. Roccasecca - Montecassino (19,5 km)
340
km in bicicletta
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7 tappe
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A
volo d'aquila :
Un
Cammino attraverso il cuore dell’Italia, che muovendo
dall'Umbria, percorre tutto il Lazio e giunge vicino
al confine con la Campania. Un itinerario
sulle tracce di san Benedetto da Norcia, che unisce
i tre più importanti luoghi benedettini: Norcia,
suo luogo natale; Subiaco, dov'egli visse
più di trent’anni e fondò numerosi monasteri; e
Montecassino, dove trascorse l’ultima parte
della vita e scrisse la Regola.
Ci
muoveremo per zone prevalentemente montuose, caratteristiche
dell’Italia centrale.
Norcia,
da cui il Cammino prende avvio, è un’incantevole
cittadina ai piedi dei monti Sibillini, amata dagli
appassionati di trekking e dai naturalisti. Superando
alture poco elevate, toccheremo piccoli paesi immersi
in una natura perfetta:
Cascia,
dove visse Santa Rita, la "Santa degli impossibili";
e Roccaporena, dov'ella nacque. Monteleone
di Spoleto è un affascinante borgo medievale
che si erge al limitare della piana leonessana;
Leonessa,
ai piedi dei monti Reatini, è una fusione di elementi
medievali e rinascimentali.
Tuffandoci
nelle estese faggete dei Monti Reatini, a Poggio
Bustone, luogo che custodisce importanti memorie
francescane, ci affacceremo sulla Valle Santa, la
piana del fiume Velino.
Da
Rieti, città papale, proseguiremo per Rocca
Sinibalda e Castel di Tora sul tranquillo
e pittoresco lago del Turano. Toccheremo deliziosi
ed accoglienti piccoli centri nei monti Lucretili:
Pozzaglia, Orvinio e Mandela.
Scesi
poi alla valle dell'Aniene, per stradine secondarie
dopo aver toccato la graziosa Gerano, raggiungeremo
Subiaco, nostra prima grande mèta. Luogo
fondamentale nell'esperienza benedettina, vi si
coniugano spiritualità, storia, arte, natura. Nella
sua storia si avvicendano abati, papi, nobili famiglie.
Nel Sacro Speco operarono alcuni tra i maggiori
artisti del Trecento, e vi fu pellegrino San Francesco
d’Assisi; mentre l’Abbazia di Santa Scolastica è
la culla della stampa italiana.
I
circostanti monti Simbruini sono incantevoli e poco
frequentati; mentre le fresche acque dell’Aniene
si prestano agli sport fluviali. La zona fu importante
per l’antica Roma, in quanto sua principale riserva
idrica. Numerose dunque le testimonianze romane:
dai resti dell’acquedotto Claudio a Vicovaro, e
dell’Anio Novus a Trevi, alla villa di Nerone a
Subiaco, del poeta Orazio a Licenza, all’arco romano
di Trevi.
Oltrepassata
Trevi, saremo accolti dagli splendidi boschi
dei monti Ernici. Disseminati lungo le pendici di
montagne verdissime, una sequenza di pittoreschi
paesini medievali: Guarcino, Vico e
Collepardo.
Sotto
alle maggiori cime dei monti Ernici, ci lasceremo
incantare dalla splendida Certosa di Trisulti,
luogo di acque, foreste, spiritualità. Poi unteremo
verso la valle del Liri, non prima di aver visitato
l’abbazia di Casamari, magnifico esempio
di gotico cistercense; e Monte S.Giovanni Campano,
uno dei borghi più belli d'Italia.
Di
Arpino c'incanteranno il centro storico e la
splendida acropoli; mentre non potremo restare indifferenti
alle gole del Melfa, luogo di solitudine
e bellezza, un tempo popolate da eremiti e oggi
da una natura selvaggia.
Da
Roccasecca patria di san Tommaso d’Aquino
dottore della Chiesa, ripercorrendo i passi di monaci,
pellegrini e soldati, giungeremo infine all’abbazia
di Montecassino, casa madre di un ordine
che si estendeva da un confine all'altro dell'Europa
e che più di ogni altro ha contribuito alla nascita
di una cultura cristiana europea.
Sarà
questa la migliore conclusione di un Cammino che
ci ha portato ad attraversare buona parte del Centro
Italia, per conoscere la vita e le opere di San
Benedetto, insieme ad arte, cultura, storia di una
buona fetta del “Bel Paese”.
Gli
altri Cammini :
A
Poggio Bustone il Cammino di San Benedetto
incrocia il Cammino Con le ali ai piedi e
Di qui passò Francesco.
A
Montecassino ci si può poi immettere sulla
Via Francigena del Sud, oppure, raggiungendo
in treno Carpinone, riprendere il Cammino Con
le ali ai piedi.
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